Risarcimento incidenti e morti sul lavoro
Lo Studio Legale Sposato è stato fondato nel 1949 dall’Avvocato Francesco Sposato, che a soli 23 anni è stato il più giovane avvocato d’Italia, per dare assistenza e supporto a chi riporta lesioni a seguito di gravi incidenti per responsabilità attribuibile a terzi, grazie ad una esperienza consolidata in materia di responsabilità civile e risarcimento del danno, sia per incidenti avvenuti sul lavoro che in itinere, tutelando i diritti del lavoratore che rimanga vittima di un infortunio grave.
Nel corso degli anni abbiamo assistito con successo in tutta Italia oltre 5.000 clienti ed ottenuto liquidazioni milionarie in favore dei danneggiati, nonché, nei casi più gravi, intrapreso azioni legali a tutela degli eredi per morti sul lavoro ai fini dell’accertamento della colpa, quantificazione e liquidazione del danno ai familiari.
L’Avvocato Gianluca Sposato, figlio d’arte, è considerato a livello nazionale tra i professionisti più preparati nel campo della responsabilità civile e risarcimento del danno ed assiste in prima persona tutti i clienti che hanno riportato macro lesioni e i familiari di chi ha perso la vita durante il lavoro per cause attribuibili al lavoratore per lavori pericolosi svolti, senza adeguate misure di sicurezza, sia durante i turni di lavoro e le postazioni assegnate che nel tragitto casa lavoro e viceversa.
Esame gratuito del caso per infortunio sul lavoro
Chi perde il lavoro, o la vita, a causa di un incidente sul lavoro merita la massima tutela, per questo la nostra formula per il cliente prevede l’esame e lo studio del caso in maniera completamente gratuita.
Se rinveniamo motivi di responsabilità del lavoratore e decidiamo di assumere l’incarico per intraprendere azione di risarcimento danni a favore del lavoratore, il danneggiato riceve tutte le spiegazioni necessarie ed il supporto per la migliore gestione del suo infortunio, con la garanzia del pagamento solo ed esclusivamente ad ottenimento del risarcimento.
Non richiediamo alcun anticipo spese e ci avvaliamo solo dei migliori professionisti medici legali di fama nazionale per l’esame e la quantificazione dei danni sotto il profilo del danno biologico per attestazione della invalidità permanente e relativa incidenza nella capacità lavorativa del danneggiato.
Avvocato esperto in risarcimento danni sul lavoro e decessi sul lavoro
Lo Studio Legale Sposato è da sempre considerato il più affidabile della capitale per il settore della responsabilità civile e nel corso degli anni è stato una scuola ed un punto di riferimento per tanti colleghi avvocati.
Nel 2001 è stato rilevato dall’Avvocato Gianluca Sposato, figlio d’arte e tra i massimi esperti a livello nazionale in materia di responsabilità civile per la quantificazione del risarcimento del danno, nonché per la ricostruzione delle prove processuali relative al nesso di causa per l’accertamento della responsabilità del datore di lavoro.
L’Avvocato Gianluca Sposato, che è stato consulente legale dell’INPDAP Istituto Nazionale Previdenza Dipendenti Amministrazione Pubblica, segue in prima persona tutti i casi relativi a lesioni macro permanenti e decessi avvenuti durante il lavoro, al fine di offrire la migliore tutela possibile al danneggiato ai fini risarcitori.
Il danno biologico del lavoratore
Il danno biologico è riconosciuto al lavoratore che abbia subito un infortunio, od un incidente sul lavoro, o si sia ammalato a causa delle condizioni insalubri nell’ambiente lavorativo. La materia è disciplinata daI D.Lgs. n. 38 del 23 febbraio 2000 recante disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell’articolo 55, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144.
Il risarcimento è dovuto al lavoratore che fornisca la prova del danno patito ed il nesso di causalità tra le lesioni ed l’attività svolta, indipendente dalla copertura Inail, ovvero dalla circostanza che si tratti di rapporto di lavoro regolarmente denunciato, o di lavoro in nero.
Il danno morale del lavoratore
Chi rimane vittima di un incidente durante il lavoro, per attività lavorative pericolose svolte senza precauzioni, in luoghi di lavoro poco sicuri, o per esposizione a sostanze tossiche e velenose, come nel caso di catrame, bitume, gas solidi o liquidi, amianto, esalazione e fumi, subisce un danno alla salute che deve essere quantificato sotto diversi profili.
Oltre al danno biologico, ovvero alle lesioni accertabili in sede medico legale in termini di invalidità permanente e temporanea del lavoratore, ai fini dell’esatto ed integrale computo del danno non patrimoniale riportato dal lavoratore dovrà tenersi conto anche della sofferenza da questi subìta quale conseguenza diretta dell’incidente, risarcibile come danno morale.
La più recente giurisprudenza della Cassazione parla di personalizzazione del danno, con incremento che può arrivare per il danneggiato fino al 50% della invalidità permanente riconosciuta. Tuttavia, ai fini della massima quantificazione e liquidazione del danno, oltre al nesso di causalità, occorrerà fornire la prova dei reali pregiudizi subìti dal lavoratore che abbia riportato ferite o malattia nel corso o a causa dello svolgimento della sua attività in posti di lavoro insalubri, o poco sicuri.
Risarcimento del danno per il lavoratore non in regola
Il nostro ordinamento giuridico tutela il lavoratore dipendente anche quando non è in regola, prevedendo la possibilità di chiedere il risarcimento del danno in tutti i casi in cui l’evento dannoso abbia provocato condizioni di inabilità al lavoro, temporanea, o di natura permanente, rispondendo il datore di lavoro, a prescindere dall’ obbligo solidale previdenziale, o assicurativo.
L’ Inail eroga un’indennità per gli incidenti sul lavoro che hanno causato menomazioni di grado compreso tra 6% e 15% e una rendita diretta per i casi di grado pari o superiore al 16%. L’indennizzo in capitale o sotto forma di rendita delle menomazioni ricomprese tra 6% e 100% si calcolano sulla base delle tabelle del danno biologico Inail che tengono conto di alcuni coefficienti legati al sesso, all’età ed al grado di invalidità subita.
La denuncia Inail in caso di morte del lavoratore
Nel caso di morte del lavoratore ci occupiamo di svolgere tutte le pratiche necessarie al fine di fare ottenere ad ogni erede avente diritto l’importo liquidabile massimo previsto dalla legge.
La denuncia del decesso deve essere inoltrata, con le forme prevista dalla legge, all’ INAIL dal datore di lavoro, o dagli eredi del lavoratore.
Al fine di non commettere errori che possano pregiudicare l’accoglimento della domanda di risarcimento danni ed il suo ammontare, è bene rivolgersi fin da subìto al nostro studio legale che fin dal 1949 assiste i familiari di chi ha perso la vita durante, o a causa, del lavoro svolto, oltre che per malattia contratta sul posto di lavoro.
Importi risarcibili agli eredi del lavoratore
Il datore di lavoro ha il dovere di proteggere la salute e la sicurezza dei propri dipendenti rispondendo anche penalmente nel caso di inosservanza delle prescrizioni di legge.
L’istituto assicuratore nel caso di decesso dell’assicurato deve avvertire i familiari superstiti della loro facoltà di proporre domanda anche per una rendita vitalizia.
I familiari del lavoratore che hanno diritto al risarcimento del danno per la perdita del rapporto parentale sono: il coniuge, i figli, i genitori ed i fratelli.
Gli importi relativi al danno non patrimoniale che devono essere riconosciuti per ciascun erede aventi diritto, secondo la recente giurisprudenza della Cassazione, devono tenere conto dei seguenti fattori: età del lavoratore deceduto, età del familiare superstite e grado di parentela. La convivenza o meno con il lavoratore deceduto è un elemento che può essere valutato ai fini del maggiore o minore importo liquidabile.
Per prendere un appuntamento e affidare il vostro caso volto ad ottenere il risarcimento dei danni per un incidente con lesioni gravi o un incidente mortale sul lavoro all’Avvocato Gianluca Sposato, potete chiamare il numero 06.3217639 o, per urgenze, il numero legale24h 347.8743614 che risponde anche via Whatsapp