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Omicidio stradale

Omicidio stradale

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Nell’omicidio stradale è importante distinguere l’azione penale da quella civile, affidandosi ad un avvocato civilista specializzato in danno da morte per incidente stradale, che sarà affiancato da un avvocato penalista.

Un errore, purtroppo, frequente per i familiari è concentrarsi solo sulle attività del processo penale a carico dell’imputato tralasciando l’aspetto civilistico della vicenda.

In tal modo si confonde l’attività dell’avvocato penalista nell’omicidio stradale con quella dell’avvocato civilista per il giudizio volto al risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale.

I familiari delle vittime della strada  per tutelare i propri diritti devono rivolgersi ad un Avvocato per Omicidio Stradale, in grado di potere ricostruire correttamente la dinamica del sinistro attribuendo colpa e responsabilità.

l’Avvocato per omicidio stradale accerterà la responsabilità dell’investitore e quantificherà i danni non patrimoniali, per la perdita del rapporto parentale, oltre ai danni patrimoniali per il mancato apporto economico alla famiglia a causa dell’uccisione del proprio congiunto.

Il reato di omicidio stradale, pena e aggravanti 

Il reato di omicidio stradale è stato introdotto con la Legge n. 41 del 2016, che con l’art. 589 bis del codice penale prevede aggravanti di pena per chi provoca la morte di una persona per guida pericolosa nei seguenti casi:

  • passaggio con semaforo rosso
  • inversione del senso di marcia in prossimità di intersezioni, curve o dossi sorpasso di un altro mezzo in corrispondenza di strisce pedonali
  • per eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza e droghe, uccisione e ferimento grave di più persone.

Il reato di omicidio stradale prevede la pena della reclusione da 2 a 18 anni,  avuto riguardo al grado di colpa e alle circostanze aggravanti, per l’investitore che alla guida di un veicolo a motore provochi un incidente stradale mortale.

Tale rigidità normativa è contemperata dalla previsione di una diminuzione di pena fino alla metà nei casi di attribuzione di un concorso di colpa nell’omicidio stradale.

Questo si verifica quando il reato, se pur cagionato da condotta imprudente, non sia esclusiva conseguenza dell’azione od omissione del colpevole che ha cagionato la morte in un incidente stradale.

Omicidio stradale colposo, risarcimento ai  familiari

A prevedere l’omicidio stradale colposo è l’articolo 589 bis del codice penale.

La norma stabilisce che chiunque provoca la morte per omicidio stradale con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale con colpa è punito con la reclusione da due, fino a sette anni.

I familiari della vittima hanno diritto al risarcimento del danno a prescindere dall’azione penale, che è volta a determinare l’elemento soggettivo della colpa, a nulla rilevando l’intenzionalità nell’omicidio stradale.

Perché scatti l’imputazione per il reato di omicidio stradale, infatti,  deve farsi  solo riferimento alla negligenza, imprudenza, imperizia, o inosservanza di leggi e regolamenti, come la violazione delle norme del Codice della Strada.

I familiari che hanno diritto al risarcimento del danno per l’uccisione di un di un loro congiunto in un incidente stradale sono:

  1. il marito per la morte della moglie e la moglie per la morte del marito
  2. i genitori per la morte del  figlio ed i  figli per la morte del padre o della madre
  3. i fratelli per la morte dei fratelli
  4. i nonni per la morte dei nipoti

Gli importi che vengono liquidati a titolo di risarcimento danni non patrimoniali per la perdita del rapporto affettivo con la vittima variano a seconda di determinati parametri di cui bisogna fornire documentazione.

Per il coniuge, i genitori ed i figli è prevista una forbice che va da un massimo di euro 336.500,00 ad un minimo di euro 168.250,00.

Per i fratelli, i nonni ed i nipoti sono previsti importi minori, da un massimo di  euro 146.120,00 ad un minimo di euro 24.350,00.    

Stesso discorso vale per il danno patrimoniale, ove l’uccisione del familiare abbia determinato come conseguenza la mancanza di apporto economico al nucleo familiare superstite.

Il risarcimento dei danni deve essere richiesto in sede civile, per questo è  fondamentale affidarsi ad un avvocato civilista  nel caso di omicidio stradale.

La costituzione di parte civile nel procedimento per omicidio stradale ha finalità diverse, volte per lo più a prendere parte alle indagini ed al processo penale.

Tuttavia può comportare dei rischi in caso di patteggiamento nell’omicidio stradale, o assoluzione dell’imputato.

Pertanto, nei casi di omicidio stradale è quanto mai indispensabile per la parte offesa vittime del reato rivolgersi subito ad un avvocato civilista specializzato in  incidenti stradali mortali.

Il professionista specializzato in diritto civile valuterà quando è necessario essere coadiuvato anche da un avvocato penalista, considerato il differente ruolo di  quest’ultimo volto a difendere l’imputato da un reato.

La colpa nell’omicidio stradale

In caso di omicidio stradale, i familiari della vittima hanno diritto ad ottenere il risarcimento del danno di carattere morale solo nel caso in cui si dimostri che l’incidente stradale si è verificato per colpa dell’investitore.

Potrebbe verificarsi concorso di colpa nell’omicidio stradale, per esempio perché la persona morta nell’incidente stradale non indossava la cintura di  sicurezza, o viaggiava in prossimità della linea di mezzeria non mantenendo la destra.

Nel caso di concorso di colpa in omicidio stradale le somme dovute agli eredi  subiscono una diminuzione.

Per questo è sempre importante affidarsi ad esperti del settore per partecipare alle indagini penali, onde evitare inquinamento di prove.  

Se l’azione penale è volta all’inflizione della pena, quella civile rimane separata ed è la strada che si raccomanda di percorrere ai familiari delle vittime della strada per ottenere quanto la legge riconosce loro a titolo di risarcimento danni per la morte del proprio familiare.

Omicidio stradale, ricostruzione dell’incidente mortale 

La ricostruzione dell’incidente stradale mortale è  fondamentale ai fini dell’attribuzione della colpa nell’omicidio stradale.

Se non sono intervenute le Autorità per i rilievi stradali non possiamo assistervi per tutelare i vostri diritti ai fini del risarcimento, poiché non potremmo fornire la prova storica del fatto, elemento indispensabile per fare scattare le indagini di polizia ed azionare la richiesta risarcitoria.

Infatti, per prima cosa bisogna fornire la prova dell’incidente stradale mortale e, quindi, determinare le responsabilità ai fini della attribuzione delle responsabilità, irrogazione della pena e della quantificazione i tutti i danni.

Lo Studio Legale Sposato, fondato nel 1949, ha un reparto di infortunistica stradale che affianca e coordina le indagini di polizia stradale, specializzato nei rilievi e nella ricostruzione degli incidenti mortali.

Lo Studio si avvale dell’ausilio di ingegneri cinematici di spessore nazionale, in grado di ricostruire le dinamiche più  complesse in caso di incidenti stradali multipli e stragi  stradali, per tutelare i diritti dei familiari delle vittime della strada.

Lo studio, oggi guidato dall’Avvocato Gianluca Sposato, dell’ISLE – Istituto per la documentazione e gli Studi Legislativi, vanta una tradizione ed esperienza consolidata nel campo della responsabilità civile per danno da morte.

Assumiamo incarichi relativi ad omicidio stradale in tutta Italia, per la ricostruzione delle cause della morte in incidente stradale, attribuzione delle colpe e riconoscimento del danno da perdita del rapporto parentale.

Il verbale di omicidio stradale

Cosa deve contenere il verbale di incidente stradale mortale?

Quanto tempo trascorre per la chiusura delle indagini penali perché il verbale dell’incidente mortale venga rilasciato?

Normalmente il verbale dell’incidente stradale mortale viene redatto dai reparti della Polizia Stradale e contiene i rilievi ed il grafico dell’incidente.

Contiene informazioni utili e dettagliate, come le condizioni del manto stradale, il punto d’urto,  dichiarazioni e osservazioni sulla dinamica, la segnaletica stradale, i danni ai mezzi e le persone decedute.

Se non ci sono contestazioni sulla responsabilità dell’incidente mortale, l’assicurazione, una volta acquisita tutta la documentazione, è tenuta a fare una offerta ai familiari della vittima dell’incidente.

I termini  per proporre l’offerta di risarcimento danni sono stabiliti dal codice delle assicurazioni private ai sensi dell’art. 148.

Le somme erogate ai familiari della vittima, ove non siano ritenute congrue, possono essere trattenute in acconto per chiedere l’integrazione in giudizio, fornendo la prova delle maggiori somme pretese.

Quasi sempre dal verbale dell’incidente, dalla comparazione dei danni riportati ai veicoli coinvolti con la segnaletica stradale, dai rilievi effettuati sul manto stradale e dalle dichiarazioni rese dalle parti coinvolte, oltre che dai testimoni, si desume con chiarezza a chi attribuire la colpa dell’incidente nell’omicidio stradale.

Tuttavia, negli incidenti stradali mortali più complessi, incidenti multipli e stragi stradali è necessario coadiuvare le Forze dell’Ordine negli accertamenti e nei rilievi con periti di parte.

Ciò ai fini di non pregiudicare i propri diritti ed evitare l’inquinamento di prove, frequente al fine di sottrarsi alle pene previste per l’omicidio stradale attesa la riduzione di pena prevista in caso di concorso di colpa.

I tempi per il rilascio del verbale di incidente stradale mortale possono variare da 90  a 120 giorni e, se sono in corso indagini penali, è necessario richiedere il nulla osta al giudice per le indagini preliminari.

Avvocato per omicidio stradale

L’Avvocato Gianluca Sposato  Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali è autore di numerose pubblicazioni e monografie sul danno da perdita parentale e relatore congressuale ai più importanti convegni sull’ omicidio stradale.

Nel corso di oltre 25 anni di attività ha maturato una esperienza e preparazione unica in materia di risarcimento danni per omicidio stradale.

E’ stato il primo in Italia a sollevare la questione di legittimità costituzionale sulla prova della sofferenza il risarcimento del danno da morte riuscendo a fare mutare l’orientamento della giurisprudenza di legittimità in materia.

Infatti, da ultimo la sentenza numero n. 2776 del 30/01/2024 della Cassazione ha stabilito lecito ricorrere alla presunzioni legali per dimostrare il grado di  sofferenza per la perdita del vincolo affettivo con la vittima e avere,  dunque, diritto  al  risarcimento del danno morale.

Presta assistenza e supporto legale ai familiari delle vittime della strada a Roma e in tutta Italia per tutelarne i diritti in sede civile al fine di ottenere la liquidazione più elevata possibile per ciascun familiare avente diritto.

Nel corso di oltre 70 anni di attività lo Studio Legale Sposato, fondato nel 1949, ha risolto migliaia di casi e dinamiche complesse, grazie all’ausilio dei migliori professionisti esperti in Omicidio Stradale, specializzati nella ricostruzione di incidenti  stradali mortali a Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Perugia, Reggio Calabria ed in tutta Italia.