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Incidente stradale mortale

Omicidio stradale

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Incidente stradale mortale, a chi affidarsi 

Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, interviene per casi di morte in sinistri stradali per accertare la colpa, e ottenere la condanna di chi ha compiuto l’omicidio stradale.

Il nostro studio legale è specializzato in infortunistica stradale per casi di danno da morterisarcimento del danno per la perdita del rapporto parentale.

L’ Avvocato Gianluca Sposato, Presidente dell’ Associazione Difesa Infortunati  Stradali, ha ricevuto l’ apprezzamento  della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il fattivo contributo volto a tutelare i danneggiati da incidenti stradali.

E’ rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati in tema di sicurezza stradale e prevenzione degli incidenti stradali mortali.

Ha collaborato alla riforma del Codice della Strada con proposte inviate al Ministero delle Infrastrutture volte a garantire pene più severe a chi commette il reato di omicidio stradale con ritiro definitivo della patente.

E’ membro del “Gruppo Danno alla Persona” dell’ Osservatorio sulla Giustizia Civile, che elabora le Tabelle del Danno da Morte.

E’ Presidente della XIX Commissione per l’Esame di Stato per Avvocato a Roma 2024 e componente della Commissione Trasporti e Navigazione dell’Ordine degli Avvocati di Roma.

La morte per incidente stradale, una tragica realtà

La mortalità sulle strade è una piaga sociale, oltre che una tragica realtà e richiede una gestione legale accurata. 

La determinazione delle cause, le responsabilità e le conseguenze civili e penali sono aspetti delicati che necessitano di un supporto legale altamente tecnico e qualificato. 

La scelta dell’avvocato migliore per avere giustizia nel caso di incidente mortale diventa cruciale per il riconoscimento dei diritti delle vittime e dei loro familiari.

A ciò si aggiunga che, poiché la morte per incidente stradale si configura come danno conseguenza e non come danno evento, il problema nel caso di lontananza e/o non convivenza tra familiari e vittima.

Una parte della giurisprudenza richiede la prova del vincolo affettivo quale condizione per la risarcibilità del danno da morte.

Tuttavia la prova della sofferenza per la privazione del rapporto affettivo,  può essere valutata anche presuntivamente, come ribadito di recente con la sentenza della Cassazione n. 2776 del 30/01/2024.  

Cause e statistiche delle morti per incidente stradale

Negli ultimi 30 anni oltre 300.000 persone hanno perso la vita in Italia sulle strade.

Gli incidenti sono la prima causa di mortalità nel mondo per i giovani tra i 15 e 19 anni.

Le cause della morte per incidente stradale sono da rinvenire quasi sempre nell’elevata velocità, nella distrazione e nella guida spericolata.

Molti incidenti avvengono a causa dell’effetto di alcol e sostanze stupefacenti di chi guida, distrazione e stanchezza alla guida.

Non da ultimo anche le condizioni stradali pericolose e i malfunzionamenti dei veicoli, possono causare incidenti mortali. 

Oltre il 15% delle persone che perdono la vita in un incidente stradale sono passeggeri trasportati e sono in costante aumento nei centri abitati gli incidenti a pedoni uccisi mentre attraversavano la strada.

Incidente stradale mortale: conseguenze civili e penali

Un incidente stradale mortale ha conseguenze che si ripercuotono sia nell’ambito del diritto civile che nel diritto penale.

L’azione penale segue un percorso e finalità diverse rispetto a quella civile, dal momento che è volta a infliggere la pena al responsabile dell’incidente mortale. 

La responsabilità penale, determinata attraverso indagini  di polizia e giudiziarie, coinvolge il conducente responsabile e, in alcuni casi, terze parti.

I rilievi della polizia scientifica sono fondamentali per ricostruire la dinamica del sinistro mortale.

Il verbale dell’incidente assume importanza primaria ai fini dell’accertamento delle responsabilità.

L’azione civile è volta a quantificare i danni per i familiari superstiti e ottenere il risarcimento per la perdita del rapporto parentale. 

Autopsia della vittima nell’incidente mortale

Per stabilire le cause del decesso e se esiste un collegamento tra la morte della persona e il sinistro in cui è stata coinvolta, può essere disposta dell’autopsia della vittima.

Questa operazione viene svolta dall’Autorità Giudiziaria.

L’autopsia della vittima è la prima operazione cui i familiari, in base all’art. 360 del codice di procedura penale, sono chiamati a partecipare, nominando un medico legale di parte.

Partecipare alle indagini penali e nominare un proprio medico legale perito di parte è molto importante per i familiari della parte offesa, per non vedere pregiudicato il proprio diritto di difesa.

Questo tipo di attività richiede esperienza nel campo dell’infortunistica stradale e non può essere affidata ad un avvocato penalista, che per sua vocazione difende chi riceve una notizia di reato e non chi il reato lo subisce.

Indagini e rilievi planimetrici dell’incidente stradale mortale

I rilievi planimetrici dell’incidente avvengono attraverso indagini di polizia coordinate dalla Procura della Repubblica cui partecipano i periti della parte indagata e della parte offesa.

I mezzi coinvolti nell’incidente vengono sottoposti a sequestro giudiziario.

I familiari, in qualità di parte offesa, hanno diritto a prendere parte alle indagini relative alla ricostruzione cinematica del sinistro mortale.

E’ fondamentale che i familiari del deceduto partecipino a tutte le attività d’indagine per evitare l’inquinamento di prove sulla dinamica dell’incidente mortale.

L’inquinamento di prove nel giudizio penale che porti  a un concorso di colpa della vittima avrebbe, tra l’altro, come conseguenza la diminuzione della pena per l’imputato con il patteggiamento.

Tutte le attività svolte sotto il controllo della Procura della Repubblica devono essere delegate ad un avvocato civilista che tratti esclusivamente casi di morte incidente stradale per risarcimento.

Costituzione di parte civile nel processo per omicidio stradale

La parte civile si costituisce nel processo per omicidio stradale principalmente per partecipare al processo penale.

Infatti la sede naturale per chiedere il risarcimento del danno da morte è sempre in ambito civile.   

Prima di costituirsi parte civile in un processo per omicidio stradale è importante consultare un avvocato penalista ed un avvocato civilista per valutare attentamente anche i rischi.

La costituzione di parte civile nel procedimento penale per omicidio stradale deve essere valutata con circospezione potendo comportare brutte sorprese, come nel caso di imputato per omicidio stradale assolto.

Nel caso di patteggiamento della pena, poi, le indagini relative all’incidente mortale non possono formare il pieno convincimento del giudice civile per la liquidazione del danno ai familiari, con tutte le preclusioni maturate.

Morte per incidente stradale e risarcimento ai familiari

Nei casi di incidente stradale mortale la questione della responsabilità e, di conseguenza, del risarcimento diventa centrale.

Solo un avvocato specializzato in danno da morte, può supportare i familiari. 

Ai familiari della vittima spetta il risarcimento per il danno dovuto alla perdita del vincolo affettivo e del rapporto parentale.

L’azione civile è la sede naturale per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale e del danno non patrimoniale dovuti per l’uccisione del proprio familiare.

La liquidazione del danno non patrimoniale per la morte di un congiunto è sempre subordinata all’ accertamento della colpa.

Questo ove non vi sia già una sentenza di condanna penale, che potrà formare prova di convincimento anche in sede civile, nonostante l’indipendenza delle due azioni.

Quali documenti devono produrre i familiari per richiedere il risarcimento del danno da morte?

I documenti che i familiari devono sempre produrre per richiedere il danno da morte per l’uccisione di un familiare in un incidente stradale sono: 

  1. il verbale di incidente stradale; 
  2. il certificato di stato di famiglia; 
  3. la dichiarazione dei redditi della vittima.

Oltre a questi documenti, ai fini della prova dell’intensità del vincolo affettivo è diventato necessario produrre relativa documentazione.

La relazione del medico legale e ogni altro documento: fotografie, corrispondenza, per il riconoscimento del danno, non essendo sufficiente il solo vincolo di parentela per avere diritto.

Il danno da morte per l’uccisione di un congiunto, o danno tanatologico,  infatti, si configura come danno riflesso, o da rimbalzo ed è subordinato alla dimostrazione dello sconvolgimento delle proprie abitudini di vita.

Richiesta di risarcimento danni per morte in un incidente stradale

Il processo di richiesta danni nell’incidente stradale mortale diventa una tappa cruciale per il risarcimento vittime della strada.

L’avvocato specializzato in incidenti stradali mortali svolge un ruolo fondamentale nel garantire che i diritti delle vittime siano garantiti e nel massimizzare il risarcimento

La richiesta di risarcimento danni per morte in un incidente stradale deve essere inoltrata ai sensi dell’art. 148 del codice delle assicurazioni private.

La richiesta va formulata dai familiari della vittima all’assicurazione del mezzo responsabile e, ai fini del litisconsorzio necessario, al suo conducente e al proprietario.

Se la compagnia assicurativa, all’esito dell’esame della documentazione fornita, rifiuta il pagamento, l’azione civile è subordinata all’esperimento della negoziazione assistita

Questo processo mira a favorire la risoluzione delle controversie in modo extragiudiziale, promuovendo il dialogo tra le parti e cercando di evitare il ricorso al tribunale.

Morte per incidente stradale, responsabilità e prove

La principale difficoltà per i familiari di chi è rimasto ucciso in un incidente è dimostrare che si è verificato per colpa esclusiva dell’investitore.

Solo in questo caso, infatti, i familiari hanno diritto, ai sensi dell’ art. 2043 del codice civile, al risarcimento per il danno da perdita parentale.

Analoga tutela è prevista dall’articolo 185 del codice penale, in base al quale ogni fattispecie criminosa da cui è derivato un danno obbliga il colpevole al risarcimento.

Gli eredi, oltre a documentare il vincolo parentale, devono fornire anche la prova di avere subito un danno ingiusto.

Questa prova è subordinata a due elementi:

  • la privazione del vincolo affettivo
  • lo stravolgimento delle proprie abitudini di vita.

La prova relativa al vuoto venutosi a creare nella propria esistenza per la privazione del vincolo affettivo è richiesta dalla giurisprudenza di legittimità.

Il diritto, infatti, considera il danno tanatologico come danno conseguenza e non come danno evento.

Tale prova, che può desumersi anche presuntivamente, diventa più rigorosa in caso di non convivenza con la vittima e per i parenti in linea collaterale, come i fratelli.

Concorso di colpa in un incidente stradale mortale

Si ha concorso di  colpa in un incidente stradale mortale in tutti i casi in cui non ci si è attenuti alle regole del Codice della Strada.

Nel caso di concorso di colpa in un incidente che abbia provocato la morte, occorrerà fornire la prova liberatoria di cui all’art. 2054 del codice civile, per non subire decurtazioni nell’offerta risarcitoria.

Il concorso di colpa negli incidenti che mietono vittime non è raro e si verifica in tutti quei casi in cui la persona deceduta non ha fatto tutto il possibile per evitare l’evento fatale, che è stato la causa del decesso.

Basti pensare al passeggero trasportato sul sedile posteriore di un’autovettura che non indossava la cintura di sicurezza, il cui utilizzo avrebbe potuto attutire i danni e salvargli la vita.

Il problema del concorso di colpa negli incidenti stradali mortali è, purtroppo, molto frequente, spesso con inquinamento di prove nel giudizio penale per effetto anche di perizie cinematiche poco veritiere.

Per tale ragione è fondamentale essere assistiti da un avvocato civilista che possa vantare una esperienza lunga e consolidata per tutte le problematiche e casistiche che implica dovere affrontare un incidente stradale mortale.

Quali sono i familiari che hanno diritto al risarcimento per la morte in incidente stradale?

I familiari che hanno diritto al risarcimento per la morte di un familiare in un incidente stradale sono i ‘prossimi congiunti’ della vittima: per questi si intendono il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle, i nonni ed i nipoti

Non è escluso dal risarcimento il convivente, purché si dimostri che egli sia stato legato in modo affettivo costante alla vittima, circostanza desumibile anche dal certificato di residenza.  

Anche gli zii della vittima hanno diritto ad essere risarciti, al pari dei cugini, qualora possano fornire la prova di uno stretto legame affettivo

I familiari della vittima per affrontare tutte le questioni legali legate alla tragica vicenda legata alla morte per incidente stradale devono nominare un loro  legale di  fiducia.

L’errore più frequente, in questi casi, data la debolezza emotiva del momento, è trascurare l’importanza di rivolgersi ad un avvocato di spessore integerrimo, subendo pressioni esterne di chi può avere interesse alle sorti della vicenda.

Questi errori possono portare a conseguenze tragiche per i familiari della vittima, con l’assoluzione dell’investitore, l’attribuzione del concorso di colpa in incidente stradale mortale e condanna alle spese di lite nel giudizio civile.

Quali importi spettano per la morte in incidente stradale?

Con il Gruppo Danno alla Persona dell’Osservatorio Nazionale sulla Giustizia abbiamo lavorato a criteri omogenei di liquidazione ai familiari delle vittime della strada sul tema incidente stradale mortale, gli importi da liquidare agli eredi tuttora validi.

Gli importi che vengono liquidati a titolo di risarcimento per l’uccisione di un familiare in un incidente stradale variano a seconda del grado di parentela, dell’età della vittima e dell’età del familiare superstite.

Ma anche a seconda della composizione del nucleo familiare, dell’intensità del vincolo affettivo e stravolgimento della propria esistenza a seguito del fatto illecito. 

Il risarcimento del danno ai familiari superstiti, tuttavia, non avviene in maniera automatica.

Nel senso che non spetta di diritto per il solo fatto che un loro congiunto ha trovato la morte in un incidente, ma è subordinato ad una duplice prova:

  1. la prima prova che i congiunti devono fornire è relativa all’elemento della colpa, occorre provare che l’incidente mortale è stato causato dall’investitore, non essendo attribuibile alcuna responsabilità al loro parente deceduto;
  2. la seconda prova che i congiunti devono fornire è relativo alla privazione del  vincolo affettivo, ovvero alla prova della sofferenza per l’uccisione del loro caro, da cui trae origine il danno da morte. 

Tabella calcolo danno da morte

Nel mese di novembre 2023 il Tribunale di Roma ha pubblicato la Tabella Di Liquidazione del Danno non Patrimoniale da Morte di un Congiunto.

Rispetto alla Tabelle del danno da morte del Tribunale di Milano viene riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per la perdita del rapporto parentale anche agli zii, e ai cugini.

Tuttavia, il risarcimento del danno da morte per i parenti meno prossimi – come fratelli, nonni, zii, cugini – può non essere dovuto in caso di prova di assenza del vincolo affettivo.

Questo nonostante io, nel mio duplice ruolo di Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali e rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati, abbia sollevato la questione di legittimità costituzionale sulla prova della sofferenza nel giudizio relativo alla sentenza 11200/19 della Cassazione.

Il Tribunale di Roma per il 2023 ha attribuito ad ogni punto un valore di euro 11.356,16 stabilendo che il punteggio può essere diminuito fino alla metà e, addirittura, non dovuto in caso di prova di assenza del vincolo affettivo.

Tabella danno da morte Tribunale Roma 2023

RelazioneParentalePunti

Relazione parentela con il de cuius (1)

(1) II punteggio può essere diminuito fino a 1/2 in relazione alla situazione concreta correlata alla concreta esistenza di un serio rapporto affettivo o annullato in caso di prova di assenza di un vincolo affettivo

Genitore20
Figlio18
Avo6
Fratello7
Nipote6
Zio6
Cugino2
Coniuge20
Convivente (previa prova dell’effettiva esistenza di un serio e prolungato vincolo affettivo di natura familiare)20
Età della vittimaPunti aggiuntivi
Età compresa tra i: 0 – 10 anni10.5
Età compresa tra i: 11 – 20 anni4.5
Età compresa tra i: 21 – 30 anni4
Età compresa tra i: 31 – 40 anni3.5
Età compresa tra i: 41 – 50 anni3
Età compresa tra i: 51 – 60 anni2.5
Età compresa tra i: 61 – 70 anni2
Età compresa tra i: 71 – 80 anni1.5
Età compresa: oltre gli 81 anni1
Età del congiuntoPunti aggiuntivi
Età compresa tra i: 0 – 10 anni10.5
Età compresa tra i: 11 – 20 anni4.5
Età compresa tra i: 21 – 30 anni4
Età compresa tra i: 31 – 40 anni3.5
Età compresa tra i: 41 – 50 anni3
Età compresa tra i: 51 – 60 anni2.5
Età compresa tra i: 61 – 70 anni2
Età compresa tra i: 71 – 80 anni1.5
Età compresa: oltre gli 81 anni1
Convivenza e composizione familiarePunti aggiungtivi
Composizione del nucleo familiareConvivenza tra congiunto e de cuius4
Assenza di altri familiari conviventi3
Assenza di altri familiari rientranti nella parentela fino al
secondo grado –
Aumento da un terzo alla metà del punteggio complessivo
Non convivenza (2)
(2) la riduzione è destinata a consentire anche una diversificazione tra non conviventi
Possibilità di riduzione fino ad 1/2 del punteggio complessivo

Gli importi variano a seconda dell’età del grado di parentela e dell’intensità del vincolo affettivo e non si discostano da quelli delle Tabelle del Tribunale di Milano, secondo cui i familiari aventi diritto e gli importi variano in base all’intensità del vincolo affettivo.

Avvocato per danno da morte in incidente stradale

La scelta dell’avvocato per incidente stradale mortale è un passo fondamentale per ottenere giustizia in sede civile e penale.

Un legale competente è in grado di stabilire un rapporto corretto con la famiglia della vittima dell’incidente, costretta ad affrontare momenti di grande difficoltà e le complessità processuali che ne derivano.

L’Avvocato Gianluca Sposato, ha una esperienza ultra trentennale per casi di morte in incidente stradale sia nella fase delle indagini penali, in cui è  coadiuvato da un avvocato penalista, che per  l’azione di responsabilità civile.

E’ considerato tra i principali esperti in materia di risarcimento danni per morte da incidente stradale, autore di numerose pubblicazioni sui principali quotidiani nazionali, con denuncia su incidenti stradali, emergenza sociale.

Eletto migliore avvocato nel settore del diritto delle assicurazioni da Top Legal che lo ha definito “un faro per gli operatori di  diritto nel settore” anche per la sua attività istituzionale.

L’Avvocato Gianluca Sposato, dell’ ISLE – Istituto per la Documentazione e gli Studi  Legislativi segue personalmente casi relativi al danno da morte per incidente stradale in tutta Italia.